
MIELI UNIFLORALI: si tratta di mieli prodotti quasi esclusivamente dal nettare di una sola specie, ciò è possibile quando una fioritura è particolarmente estesa, abbondante e non contemporanea ad altri tipi. Per ottenere un miele uniflorale, l’apicoltore deve fare attenzione a mettere i melari all’inizio della fioritura desiderata, avendo cura di toglierli prima che inizi quella successiva. Non è infatti possibile separare il raccolto delle api in un secondo momento. Tra i più comuni mieli di questo tipo ci sono l’acacia (o robinia), il castagno, il tarassaco, il rododendro, il tiglio e la melata di bosco. | |
MIELI MILLEFIORI: si tratta in questo caso di mieli nei quali non vi è una netta prevalenza del nettare di una fioritura rispetto ad altre. Il miele millefiori hanno comunque caratteristiche peculiari in termini di sapore, colore, cristallizzazione che derivano dal luogo di raccolta, dal diverso nettare e dall’annata di produzione. | |
DAL MELARIO AL BARATTOLO : la prima operazione che porterà il miele dai favi del melario al barattolo per essere consumato consiste nella disopercolatura. I telai del melario vengono liberati dallo strato di cera (opercolo) che sigilla le celle in cui è contenuto il miele usando uno speciale coltello o una forchettina a più denti. I telai sono quindi posizionati all’interno dello smielatore che ruotando fa fuoriuscire il miele dalle celle senza danneggiarle. Il miele è quindi filtrato dalle impurità rimaste (per lo più Pezzetti di cera) e lasciato decantare nel maturatore per alcuni giorni. In questo modo si ibererà ulteriormente da piccoli scarti, ma anche dalle bolle d’aria inglobate nei passaggi precedenti. A questo punto il prodotto non richiede nessun’altra lavorazione ed è pronto per essere invasettato e consumato. Vedi le fasi di lavorazione nella sezione Gallery. |